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I pericoli della sedentarietà

La sedentarietà (o l’inattività fisica) rappresenta oggi un importante problema sanitario perché è considerato un fattore di rischio per molte malattie croniche non trasmissibili e per via della sua notevole e progressiva diffusione negli ultimi decenni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è arrivata a considerare l’inattività fisica come quarto fattore di rischio globale di mortalità. Una prestigiosa rivista scientifica medica (The Lancet) ha definito l’inattività fisica non soltanto un problema, ma ancor più una pandemia, per la sua diffusione nelle varie parti del mondo, con importanti conseguenze per la salute, l’economia, l’ambiente e la società.

In media siamo molto più inattivi rispetto a pochi decenni fa. La meccanizzazione delle più svariate attività nell’ambito del lavoro e della vita quotidiana ci ha portato ad annullare molte occasioni di movimento, per lo più non rimpiazzate da attività dedicate per lo svolgimento di esercizio (palestra, sport, camminate, attività all’aria aperta…). In Italia circa il 40% delle persone dichiara di non svolgere alcuna attività fisica o sportiva nel tempo libero, il 28% circa dichiara di farla saltuariamente.

L’aumento della sedentarietà è considerato uno dei fattori dell’incremento di diverse malattie croniche. Esse rappresentano oggi la maggiore causa di mortalità nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valuta­to che l’inattività fisica è individuabile come causa principale del 30% delle malattie cardiache ischemiche, del 27% dei casi di diabete e del 21-25% dei casi di cancro del colon e di cancro della mammella. L’ambito delle malattie croniche esercizio-sensibili, come accennato nei capitoli precedenti, è ancora più ampio. Sono malattie da contrastare efficacemente con la triade terapeutica farmaco-dieta-attività fisica, una triade dove molto spesso si tralascia il terzo elemento.

E’ poi altresì importante considerare l’osservazione di una popolazione la cui aspettanza di vita, grazie ai progressi medici, si è allungata in numero di anni, ma senza analogo mantenimento di efficienza fisica e di qualità della vita. Anche su questi aspetti incide l’inattività fisica.

La salute dipende da molteplici fattori e tra questi il nostro livello di attività fisica, spesso trascurato sempre più col passare degli anni, è invece uno dei fattori da considerare per vivere in forma e in salute. Non si tratta di diventare atleti, ma di coltivare e mantenere un livello di efficienza fisica discreto, senza farlo diventare scadente col passare degli anni.

I lunghi periodi di sedentarietà costituiscono un fattore di rischio a prescindere da quanta attività fisica si pratichi in generale. Interrompi almeno ogni 30 minuti i periodi nei quali stai in posizione seduta o reclinata, facendo 2 o 3 minuti di attività come brevi camminate, piegamenti sulle gambe, alternanza tra posizione seduta e in piedi.

Fai movimento e mantieniti attivo per stare bene, per la salute.